Valutazione progetto “Reggio Emilia Città Senza Barriere”

Farmacie Comunali Riunite
2022
Reggio Emilia Città Senza Barriere è un progetto articolato e ambizioso, avviato nel 2015 dal Comune di Reggio Emilia e da Farmacie Comunali Riunite con l’obiettivo di contribuire al superamento delle barriere fisiche, sensoriali, mentali e culturali, realizzando un nuovo modo di pensare la città aperto e inclusivo. RECSB si caratterizza oggi come un progetto a tutto campo che è stato integrato nella programmazione comunale divenendo a tutti gli effetti una politica di mandato, abbracciando i diversi campi dell’agire amministrativo: dal ripensamento di alcune zone della città (P.zza Prampolini, P.zza Gioberti, Chiostri di San Pietro, Biblioteca Panizzi, ecc.), alla realizzazione di interventi sull’accessibilità della comunicazione (menù della mensa scolastica in CAA, traduzione di alcuni eventi nella lingua dei segni, corso per traduttori di libri in simboli), dall’innovazione dei servizi (interventi di auto-mutuo-aiuto per famiglie con membri portatori di disabilità, integrazione delle arti nel processo educativo), ad attività culturali (corsi di formazione, teatro, diritto alla bellezza, cena al fresco), sportive (quarta categoria, subaquea, ecc.), ricreative (Grest, passeggiata con asini, burattini) e di sensibilizzazione (convegni, seminari, campagne di comunicazione). Attraverso una serie di interventi di consultazione e approfondimento (che prevedono, a titolo di esempio, l'organizzazione di World Cafè con i portatori di interesse cittadini, la conduzione di survey e la realizzazione di interviste in profondità ad amministratori comunali e a figure chiave della società civile reggiana), l'Istituto italiano di Valutazione intende supportare il Comune di Reggio Emilia nella valutazone dell'impatto che l’intervento sta producendo nel territorio in termini di cambiamento delle prassi politiche e amministrative, innovazione dei servizi, sensibilizzazione della cittadinanza rispetto alle tematiche dell’inclusione sociale e dell’apertura verso le differenze, oltre che sulle stesse traiettorie di vita delle persone con disabilità.